Addolorati per il grave lutto,
tutti i componenti del Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva “Villa Miari” di Santorso partecipano al dolore della moglie Marina e della figlia Tristana per la perdita del caro Prof. Carlo Perfetti.
Alle nostre sincere condoglianze si unisce tutto il mondo riabilitativo che piange la scomparsa del fondatore della Teoria Neurocognitiva per la riabilitazione.
Il Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva annuncia che il 2021 sarà un anno dedicato alla memoria di Carlo Perfetti. Tra le iniziative vi sarà la pubblicazione di un numero unico della rivista a lui dedicato.
Tutti coloro che vorranno partecipare con contributi, memorie o racconti possono inviare a: segreteria@riabilitazioneneurocognitiva.it
Testimonianze da parte di alcuni suoi collaboratori:
“Carlo Perfetti è stato un dono per la riabilitazione e per il nostro territorio veneto. Dopo la sua impossibilità per malattia a proseguire nel lavoro di studio e di ricerca, come suoi amici e collaboratori abbiamo raccolto la sfida continuando a promuovere le sue idee e il suo pensiero scientifico.
Attualmente tutta la riabilitazione dell’Alto Vicentino e Veneta si riconosce nella Teoria Neurocognitiva promossa da Carlo Perfetti che vede nella Conoscenza il principio fondante per il recupero motorio e linguistico ottimale per il paziente con danno al sistema nervoso centrale.
Il vuoto che Carlo Perfetti lascia in tutti noi si riempie grazie a ciò che lui ha fatto per il mondo riabilitativo e per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo”.
Carla Rizzello, Direttrice Scientifica del Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva
“Carlo Perfetti è stato per me, come per tutti i riabilitatori neurocognitivi, un vero Maestro e un salvatore. Ci ha salvato dalle certezze di un sapere stagnante e obsoleto per condurci nei percorsi incerti della ricerca. Sentieri non tracciati ma da tracciare, con curiosità, impegno, caparbietà e costanza. A lui la gratitudine per tutto quello che professionalmente e umanamente mi ha trasmesso.”
Marina Zernitz, Responsabile Didattica della Scuola di Riabilitazione Neurocognitiva del Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva
“Ho conosciuto il Prof. Carlo Perfetti all’inizio della mia carriera professionale e sono orgogliosa e grata di aver lavorato sempre al suo fianco.
È stato il mio Maestro e la rigorosità dei suoi insegnamenti mi ha accompagnata nella crescita come logopedista e come persona.
Un’eredità preziosa, unica, intramontabile che continuerò a comunicare e diffondere”.
Annamaria Boniver Logopedista Neurocognitiva Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva
“Carlo Perfetti ha smosso le acque su cui galleggiava la riabilitazione e lo ha fatto cambiando quell’acqua, e lo ha fatto dalla provincia non da un centro di potere. Quando qualcuno lancia un sasso nell’acqua stagnante è chiaro l’intento che si è prefissato. Molti lanciano sassi, a volte a caso, ma smuovere le acque spesso non basta: a un primo momento di disordine segue una calma piatta che riconduce ogni irregolarità a una rassicurante normalizzazione. Si torna a galleggiare nello stagno. Tutto cambia se chi lancia il sasso è lui stesso questo sasso, e se oltre ad agitare le acque ha un progetto culturale per rivoltare completamente l’idea stessa di stagno: allora si possono aprire scenari inaspettati.
Carlo Perfetti è stato proprio questo. Un sasso denso di cultura, nel significato più ampio possibile del termine e non solo in termini tecnico-riabilitativi, profondamente scientifica e profondamente umanistica, lanciato nella tranquillità metodologica della riabilitazione. Il “sasso” Perfetti sta ancora alimentando onde che si propagano”.
Gaetano Grotto, Responsabile UOS Riabilitazione Neurocognitiva Villa Miari
“Uno dei maggiori meriti professionali che mi attribuisco è stato quello di aver intuito la grandezza del Professore già da studente universitario e trasferire poi vita e famiglia qui a Schio per poter lavorare con lui è stata la scelta coerente con quell’intuizione giovanile. Ho l’orgoglio, quando l’ho sostituito come Primario, di aver difeso la qualità dei trattamenti erogati ai nostri pazienti così come ci aveva insegnato lui, che metteva al centro del suo agire l’uomo!”
Giuseppe Filippi, ex Direttore del Dipartimento Funzionale di Riabilitazione
“Per chi, come me, non era dell’ambito scientifico, del prof. Perfetti ha sempre colpito la sua grande capacità di rendere semplici concetti complicati e di fare incontrare discipline molto diverse tra loro, in una contaminazione culturale che nel tempo ha dato risultati assolutamente originali e di grande valore. Alla base di tutto questo lavoro c’era per Carlo Perfetti la centralità e l’attenzione al malato, il vero costante obiettivo del suo lavoro e questa è la sua eredità scientifica e umana più grande”.
Lauro Paoletto, Presidente del Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva
“Essendo un grande maestro, Carlo Perfetti non ci ha lasciato soltanto le sue scoperte, ma anche un metodo di ricerca per proseguire il suo lavoro anche in sua assenza e la traccia indelebile di uno stile basato sulla franchezza, sul rigore metodologico e sull’ostinata volontà di andare oltre il già noto, cercando nuove connessioni tra i fenomeni studiati e tra diverse discipline (compresa la filosofia!). A tutto questo aggiungo il grato ricordo della gentilezza e dell’estrema disponibilità allo scambio di idee con cui mi ha sempre accolto nella sua casa, in Lunigiana, mentre lavoravo ad alcuni articoli per la rivista “Riabilitazione neurocognitiva“.
Luca Mori, filosofo
“Carlo Perfetti è stato un vero maestro, un grande medico, capace di intrecciare come pochi conoscenza scientifica, intelligenza clinica e coerenza etica.
A Schio costruì una vera e propria scuola di riabilitazione neurocognitiva. Il metodo Perfetti va contro il modello aziendalistico che si è affermato nella sanità e di cui stiamo vedendo e subendo tutti i limiti nel dramma dell’attuale pandemia. Perfetti puntava al concetto di apprendimento che deve avvenire in condizioni sistemiche. Non ragionava in termini puramente anatomici e meccanicistici, per lui contavano i circuiti senso-motori in cui sistema muscolare e sistema nervoso interagiscono per raggiungere lo scopo. Puntava alla capacità di sostituzione e di plasticità del sistema nervoso nonostante la sua specializzazione. Considerava il movimento del corpo come una forma di conoscenza che, in condizioni patologiche, poteva essere appresa dal neuroleso. Conosceva bene il senso materiale della metafora, perché il linguaggio era corpo, corporeità, per dirla con Merleau-Ponty, e penso che Carlo sarebbe stato d’accordo, corpo proprio.
Carlo Perfetti era un toscano ruvido e generoso, come può esserlo uno che era nato e cresciuto in quel territorio che sta tra Massa, Carrara, la Lunigiana. Non era tipo da cedere a lusinghe accademiche o economiche, che potessero comportare cedimenti sul suo modo di fare e di pensare”.
Alfonso Maurizio Iacono, filosofo.