Tante le iniziative formative promosse dal Centro Studi per celebrare il Professor Carlo Cesare Perfetti nel corso dell’anno 2021:
- un numero speciale della Rivista “Riabilitazione Neurocognitiva” interamente dedicato al Professore, disponibile sia su supporto cartaceo che in digitale
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in occasione dell’anniversario della sua nascita (1 marzo 1940), la diffusione del suo articolo
Tra miracoli e quantificazione: le magnifiche sorti della riabilitazione
Tratto da “Riabilitazione Oggi” – Anno XIX – n.7 – settembre 2002
Per gentile concessione di Romualdo Carini – www.riabilitazioneinfo.it
Zwischen Wunder und Quantifizierung: das großartige Schicksal der Rehabilitation
Entnommen aus „Riabilitazione Oggi“ – Jahr XIX – Nr. 7 – September 2002
Mit freundlicher Genehmigung von Romualdo Carini
Übersetzung: Susanne Wopfner
QUATTRO WEBINAR speciali destinati a medici, studenti e pazienti
Tra le tante iniziative rivolte a onorarne la memoria e a diffonderne il pensiero geniale, il Centro Studi ha indetto quattro giornate di studio on-line rivolte a diverse figure: i Pazienti e i loro parenti, i Giovani (studenti e neolaureati in fisioterapia), i Medici e i Docenti di Riabilitazione Neurocognitiva.Saranno l’occasione per affrontare i temi a lui più cari sul rapporto del medico e del riabilitatore con i malati, sul ruolo pedagogico che il riabilitatore deve assumere non solo nei confronti del paziente ma anche delle nuove generazioni di riabilitatori, e sul senso più profondo della riabilitazione come scienza che si fa in palestra, riabilitando.
– sabato 17 aprile – Incontro dedicato ai pazienti e ai loro parenti:
La Riabilitazione Neurocognitiva di Carlo Perfetti, una riabilitazione per l’uomo – RIVEDI LA DIRETTA FACEBOOK
Per recuperare un’azione, il riabilitatore neurocognitivo coinvolge il corpo e la mente del paziente in maniera unitaria e integrata.
Il danno neurologico, il dolore neuropatico, ma anche la lesione muscolo-scheletrica non alterano solo la periferia (il movimento che dall’esterno è facile osservare) ma anche tutte le operazioni mentali che sono necessarie perché l’azione possa realizzarsi in maniera soddisfacente e utile agli scopi del soggetto.
L’esercizio neurocognitivo ha proprio questo ruolo: il riabilitatore pone al paziente un Problema Conoscitivo che può essere risolto esclusivamente mettendo in gioco, in maniera paritaria, il corpo (le sue parti e le relazioni tra queste) e la mente, cioè i Processi Cognitivi (attenzione, percezione, memoria, linguaggio, rappresentazione dell’azione attuale e dell’azione prelesionale…) indispensabili per l’azione.
In questo incontro alcuni Riabilitatori Neurocognitivi espongono i fondamenti della Teoria Neurocognitiva della Riabilitazione di Carlo Perfetti e risponderanno alle vostre domande.
– mercoledì 28 aprile, incontro dedicato agli studenti di fisioterapia e ai giovani neolaureati:
“Il Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva fondato da Carlo Perfetti” svolto in diretta su Google Meet
“Ricerca, formazione e attività clinica: la Teoria Neurocognitiva della Riabilitazione ideata dal Prof. Perfetti si attua in tutta la sua efficacia al Centro Studi RNC, dove ogni giorno studiamo per sviluppare la teoria e lavoriamo per il recupero di pazienti con lesioni neurologiche e con dolore neuropatico.
Guidati dai Riabilitatori Neurocognitivi Docenti, in questo incontro studenti e neolaureati trovano risposte alle loro esigenze formative, al fine di approfondire la Teoria Neurocognitiva della Riabilitazione e il Confronto tra Azioni.”
– mercoledì 5 maggio – Incontro dedicato ai medici:
La scienza si fa in palestra, riabilitando svolto in diretta su Google Meet
Con questo slogan, Carlo Perfetti voleva comunicare molteplici contenuti:
1. la Riabilitazione, cenerentola delle specialità mediche, deve impegnarsi per essere riconosciuta come Scienza. Per potersi chiamare Scienza, la riabilitazione si deve avvalere di metodi e di procedure rigorose, deve definire quali siano gli strumenti per mettere alla prova le ipotesi avanzate per risolvere i problemi riabilitativi che via via sorgono, e deve definire quali siano i mezzi per verificare l’efficacia del proprio operare.
2. Trattandosi dell’uomo e del recupero del suo movimento, il riabilitatore deve essere consapevole di avere a che fare con la complessità (uomo come sistema complesso, movimento/azione come prodotto complesso dell’uomo per la conoscenza del mondo…). Data la complessità della materia di studio, non è possibile per il riabilitatore adottare soluzioni semplici (riduzionismo, quantificazione…) ma è necessario che accetti la “sfida della complessità”.
3. Per questi motivi, non è il laboratorio la sede privilegiata per la ricerca, ma la “palestra” dove terapista e paziente, elementi fondamentali del “sistema terapeutico”, agiscono in relazione reciproca affrontando in maniera problematica le diverse fasi dell’agire riabilitativo (l’osservazione, l’esercizio e la valutazione finale).
4. Il riabilitatore non è colui che “somministra” al paziente degli esercizi, ma colui che, avanzando delle ipotesi sul perché il paziente agisca così, le mette alla prova con esercizi riabilitativi appositamente progettati. L’esercizio neurocognitivo stesso è un Problema Conoscitivo che il paziente potrà risolvere solamente attraverso l’attivazione dei Processi Cognitivi previsti dal riabilitatore e la frammentazione del corpo necessaria per quel compito conoscitivo.
In questo incontro, i Riabilitatori Neurocognitivi Docenti presenteranno il Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva di Santorso (VI), hanno esposto com’è organizzato al suo interno, quali sono le sue proposte formative, e i suoi progetti di ricerca, a quali evidenze scientifiche si è finora giunti, e risponderanno alle vostre domande.
– sabato 18 settembre, incontro di aggiornamento dedicato esclusivamente ai Docenti di Riabilitazione Neurocognitiva
“L’apprendimento motorio”
L’apprendimento è un tema centrale che da sempre ha impegnato lo studioso di Riabilitazione Neurocognitiva. In questo incontro, che si avvarrà della presenza di un neurofisiologo, si metteranno a confronto le problematiche emerse dai pazienti e le più recenti conoscenze scientifiche in ambito di apprendimento motorio.
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